La malaria è una malattia infettiva, provocata da un microrganismo parassita, che si trasmette all’uomo attraverso la semplice puntura di una zanzara del genere Anopheles. I sintomi compaiono dopo 7 / 15 giorni dalla puntura della zanzara infetta, consistono principalmente in febbre, spesso molto alta, mal di testa, vomito, diarrea, sudorazioni e brividi, tutti sintomi tipici di qualsiasi influenza o infezione. La malaria, a differenza delle infezioni più banali, ha la capacità di invadere e distruggere i globuli rossi, questo determina la condizione sintomatologia principale della malattia, rappresentata da accessi febbrili ricorrenti e anemia.
La malaria, con il suo cronicizzarsi, se non curata in modo adeguato, può rivelarsi fatale, soprattutto per i bambini piccoli, di età inferiore ai 5 anni e per le donne in stato di gravidanza.
La malaria oggi è diffusa, principalmente, nei Paesi della fascia tropicale e sub tropicale. In particolare, è in Africa, che si verificano il maggior numero di casi e di decessi
La Repubblica Democratica del Congo ha il secondo numero più alto di casi e decessi di malaria a livello mondiale. La situazione drammatica dell’intero paese si riflette nella piccola realtà della zona rurale di Mabaya dove, dal 2001, l’organizzazione umanitaria AMKA opera a beneficio di una popolazione rurale di 9.000 persone.
L’intervento di AMKA per la lotta alla malaria si concentra su due principali attività: prevenzione, attraverso la distribuzione di zanzariere e un’intensa attività sensibilizzazione nelle scuole e nei villaggi; diagnosi immediate e cure efficaci per tutti coloro che ne hanno bisogno, presso i due Centri di Salute, situati nei villaggi di Kanyaka e Mose.
Abbiamo deciso di impegnarci al fianco di AMKA per contrastare la diffusione della malaria nella Repubblica Democratica del Congo destinando a questo progetto il 2% del nostro fatturato annuo proveniente dalle disinfestazioni contro le comuni zanzare, presenti sul nostro territorio.
Exocé è arrivato al nostro Centro di Salute sulle spalle della mamma. E’ bastato uno sguardo per vedere i sintomi della malaria complicata dall’anemia, confermati dai test di laboratorio. Come da protocollo, iniziamo con la trasfusione: l’ago cannula nella piccola mano, le lacrime che bagnano i suoi occhi stanchi. L’abbraccio della mamma che non si stacca mai.
Resta al nostro centro per una settimana, seguito notte e giorno dall’equipe sanitaria di Amka. Ogni giorno si vede qualche piccolo miglioramento: il volto che si distende, il corpo che inizia a muoversi di più, le mani che cercano oggetti per giocare, il sorriso che piano piano si fa largo nei volti di tutta la famiglia. Guarisce, viene dimesso, tornano a casa.
Exocé non è il primo e non sarà l’ultimo bambino affetto da malaria che arriverà al piccolo ospedale di AMKA. Exocé è uno su 229 milioni di casi l’anno in 87 paesi del mondo. Non è il primo, eppure nel fare tutto il possibile per accompagnarlo a guarigione il cuore ci si è fermato ancora un attimo. Non sarà l’ultimo finché non sentiremo tutti l’urgenza di lottare contro questa terribile epidemia.